Mal di schiena, cause e sintomi

Il mal di schiena è stato definito come un dolore che si manifesta nella parte posteriore del nostro corpo che va dal margine inferiore della dodicesima costa alle pieghe dei glutei, con o senza dolore riferito a uno o entrambi gli arti inferiori che dura almeno un giorno. Il mal di schiena è un disturbo la cui prevalenza continua ad aumentare dagli anni ’90 ad oggi e vi è una fascia tra i 20 e i 50 in cui il mal di schiena è fonte di disabilità.

Mal di schiena specifico e aspecifico

 Il mal di schiena spesso viene identificato come aspecifico, questo perché non è presente correlazione tra l’eventuale presenza di ernia, protrusioni, o sindrome delle faccette articolari e il dolore del paziente. Il mal di schiena può essere presente anche in soggetti giovani che praticano sport e che effettuano movimenti ripetuti non in carico, improvvisi e molte volte la causa è attribuibile all’alterazione del controllo motorio, il quale non vede alterazioni dell’architettura strutturale della colonna lombare, ma la causa è attribuibile ad una debole funzione del controllo muscolare del tronco.

Spesso il mal di schiena non specifico si manifesta con dolore in un determinato arco di movimento, all’assunzione prolungata di determinate posture associato a sensazione di rigidità.

Il mal di schiena si definisce invece specifico quando c’è una causa organica identificabile. I fattori di rischio associati al mal di schiena sono il fumo, la sedentarietà, le problematiche ansioso-depressive e il sovrappeso, ma anche praticare lavori manuali pesanti aumenta la prevalenza 39%, attenzione però ad oggi è presente circa il 18,3% che rappresenta la di popolazione relativa ai lavori sedentari.

Come curare il mal di schiena

Per quanto riguarda il trattamento del mal di schiena, esso viene gestito con l’esercizio terapeutico e con la terapia manuale per alleviare i sintomi. Quando si parla di mal di schiena oggi ci interessa in modo fondamentale conoscere quella che è la prognosi, ci preme capire se diventerà persistente o avrà un recupero spontaneo, e in che tempi. La maggior parte delle persone ha un recupero spontaneo nelle settimane successive all’esordio acuto, ma è importante ricordare che esiste anche una percentuale di persone che va incontro a quello che viene definito mal di schiena cronico/persistente, per questo è sempre un ottimo consiglio pianificare una visita dal fisioterapista specializzato al fine di ridurre il rischio di andare incontro a cronicizzazione.

Il mal di schiena che sia in fase acuta o cronica viene gestito con tecniche di terapia manuale (manipolazioni, massaggio e mobilizzazioni) combinate ad esercizio terapeutico e l’unica cosa che cambia è ovviamente il tempo di recupero, più veloce nella gestione dell’acuto e più lento per quello persistente.