- Che cos’è Spondilolisi – la patologia degli sportivi
- Come curarla
Spondilolisi: che cos’è?
La spondilolisi è un difetto congenito, una frattura di una porzione limitata dell’osso vertebrale compreso tra la faccetta superiore e la faccetta inferiore. La pars interarticolare o istmo è la parte interessata da questa condizione patologica.
La spondilolisi interessa circa il 6% della popolazione adulta, percentuale che si abbassa al 5% nei bambini sotto i 7 anni. Vi è una popolazione particolarmente colpita da questo fenomeno ovvero quella degli eschimesi ma in generale i soggetti più interessati da questa patologia sono i giovani atleti, dove la % sale al 25-39%.
In generale abbiamo un’alta incidenza in soggetti con anamnesi familiari di spondilosi. Quali sono gli sport e sportivi maggiormente interessati da tale problematica? Tutti gli sport che prevedono meccanismi di movimenti ripetuti in estensione, iperestensione, torsione, rotazione, sollevamento pesi (parliamo di ginnastica, tennis, baseball, tuffi e calcio.
In generale il meccanismo causativo sono le iperestensioni ripetute.
A livello eziologico abbiamo due teorie che spiegano l’insorgenza della spondilolisi: una congenita per cui vi è una predisposizione genetica alla debolezza interarticolare e in questo caso abbiamo un’incidenza maggiore nei parenti di primo grado nei bambini colpiti da tale patologia. Questa presentazione è tendenzialmente unilaterale, una evolutiva sostiene che la frattura si sviluppa in seguito a una graduale risposta da uso meccanico; quindi è il risultato di microtraumi e stress ripetuti che producono sintomi senza che vi sia un trauma severo. La spondilolisi colpisce prevalentemente, nel 90% dei casi se non quasi la totalità, il livello vertebrale L5 con un’incidenza decrescente per quello che riguarda i livelli lombari superiori. Nella spondilolisi si consiglia l’utilizzo del corsett
Come curarla
Essendo la spondilolisi una vera e propria frattura deve coinvolgere il consulto del medico specializzato in ortopedia poiché Il trattamento consiste la prescrizione di un corsetto in delordosi, abbinato al trattamento fisioterapico che include stretching di hamstring e flessori d’anca, rinforzo della muscolatura addominale ed esercizi di stabilizzazione lombare
Abbiamo una prognosi positiva per la spondilolisi. La maggior parte dei pazienti con spondilolisi non richiede un intervento chirurgico, ma quando i sintomi non si risolvono con la fisioterapia, essi possono richiedere un intervento chirurgico. Sia nell’approccio conservativo che chirurgico, circa il 92% dei pazienti (conservativo) e l’ 88% (chirurgico) torna a praticare sport. Di questi, rispettivamente l’89% e l’81%, ritornano ad un livello pre-infortunio. Il trattamento conservativo basato sull’utilizzo del corsetto, modificazione del gesto sportivo ed esercizio terapeutico, porta ad un ritorno al sport in circa 4 mesi.